Film cancellati per tragedie sul set: l’ultima è scioccante


I film cancellati a causa di tragedie avvenute sul set sono davvero tantissimi, e alcune storie fanno rabbrividire. Ecco quali.

di / 27.09.2023

Capita spesso che alcune produzioni cinematografiche vengano interrotte per svariati motivi, ad esempio mancanza di budget o problemi nella sceneggiatura. Non è così comune, tuttavia, che i film vengano cancellati per tragedie sul set. Eppure, la storia del cinema è costellata da episodi simili, alcuni dei quali sono davvero scioccanti. Scopriamone una carrellata.

Film cancellati per tragedie sul set: Rollercar 2 e Big Bug Man

Il primo film che rientra in questa triste classifica di film cancellati a causa di tragedie sul set è il sequel mai uscito di “Rollercar- Sessanta secondi e vai”. Il film era nato come cult di stunt e inseguimenti in auto il cui regista, H.B. Halicki, era anche attore e sceneggiatore. Il successo del primo film gli consentì di autofinanziare il sequel, con un tragico epilogo. Quasi al termine delle riprese un silos, il cui crollo era pianificato durante uno stunt, trascinò con sé anche un traliccio, travolgendo Halicki, che morì sul colpo.

Rollercar

E anche se le riprese erano quasi completate e si poteva pensare di terminare il film con una controfigura, la produzione non riuscì a trovare nessuno che fosse in grado di svolgere tutti i ruoli ricoperti da Halicki.

Una sorte simile coinvolse anche “Big Bug Man”, un film d’animazione che doveva essere l’ultimo di Marlon Brando. L’attore aveva già registrato il doppiaggio del suo personaggio, Mrs. Sour, ma morì un mese dopo. L’uscita della pellicola fu così rimandata di un anno, poi di un anno ancora, e alla fine fu cancellata definitivamente. Comunque, stando a voci di corridoio, Big Bug Man non era un film particolarmente promettente, anzi. Forse proprio per questo la produzione ha deciso di far decadere il progetto, per fare in modo che quello non fosse ricordato come l’ultimo film di una stella come Marlon Brando. 

Leningrado: i 900 giorni

Al terzo posto troviamo una vera e propria ingiustizia cinematografica che ha coinvolto il regista Sergio Leone. La pellicola prometteva di essere il grande colossal di Leone, che prevedeva addirittura un gemellaggio tra Italia e Russia, dove dovevano avvenire le riprese. Leone, con non pochi sforzi, riuscì ad organizzare tutto: ottenne i permessi per girare in Russia, convinse Steven Spielberg e Rai1 a produrre il film e addirittura Robert de Niro si rese disponibile per interpretare il ruolo del protagonista. Nell’89 però, solo due giorni prima dell’inizio delle riprese, Sergio Leone morì tragicamente per arresto cardiaco.

Sergio Leone

L’ultima produzione finita male riguarda un film che potremmo definire “maledetto”, tanto che, sebbene siano in molti a coltivare il desiderio di riprenderlo, nessuno ne ha davvero il coraggio. Parliamo di “Una banda di idioti”, il cui progetto ebbe inizio nel 1982 e coinvolgeva anche John Belushi. Quest’ultimo, però, morì a metà produzione a causa di un’overdose di cocaina ed eroina.

A quel punto, dopo qualche tempo, il comico John Kent riprese il progetto iniziando a riscriverne la sceneggiatura, ma morì poco dopo. Stessa sorte per un altro comico, che morì durante la riscrittura della pellicola. A quel punto, sebbene la produzione fosse stata lasciata a buon punto, nessuno ebbe più il coraggio di avvicinarsi ad un film così “letale”.

Impostazioni privacy